sabato 13 settembre 2008

Genovapride. Una fiumana di polemiche.

L'annuncio di Arcigay di un pride nella città ligure ha scatenato le reazioni di politici e associazioni.

Paolo Ferrero (Prc): Pride motivo di orgoglio per la città.
(Ansa)Un motivo di orgoglio: per il segretario di Prc, Paolo Ferrero, questa sera ospite della Festa del Partito Democratico di Genova, la manifestazione del Gay Pride 2009 dovra' essere essenzialmente questo per il capoluogo ligure.
''Una citta' come Genova, medaglia d'oro per la Resistenza dovrebbe essere felice di diventare felice uno spazio di discussione di nuove liberta' e allargamento dei diritti'', ha commentato Ferrero.
Il segretario di Prc ha ricordato come il Gay Pride possa essere una occasione di dibattito e confronto. ''Genova - ha detto - dev'essere spaventata soprattutto da questa destra che come e' gia' successo nel passato, prima se la prende con gli immigrati, poi con gli zingari, poi con gli omossessuali.
Mancano soltanto i comunisti e poi si ripete la storia gia' vissuta sessant'anni fa''.
---

Il sindaco Marta Vincenzi: La città è aperta ed accogliente.
(Ansa) ''Genova e' una citta' aperta e pronta ad accogliere tutte le iniziative che si svolgono nel rispetto della legge''. Lo afferma il sindaco Marta Vincenzi (Pd) che aggiunge: ''Le modalita' di svolgimento dell'iniziativa verranno a tempo debito concordate tenendo conto delle varie sensibilita' presenti in citta'. Sicuramente si dovra' valutare la concomitanza della giornata prescelta con la ricorrenza del Corpus Domini''.
Il sindaco ha anche ricordato che il Gay PRIDE ''e' gia' stato ospitato da diverse altre citta' italiane; tra l'altro a Milano e' stato finanziato il festival cinematografico gay''.
---

Francesco Serrelli (Arcigay) Parata gay e processione non coincidono.
(Ansa) ''La processione del Corpus Domini e il Gay Pride del 2009 non si 'disturberanno' a vicenda perche' la processione cade di giovedi' o di domenica. La nostra giornata invece si svolgera' sabato''. Lo afferma il presidente dell'Arcigay Genova, Francesco Serrelli, a proposito delle perplessita' di ambienti cattolici sulla coincidenza delle celebrazioni religiose e della manifestazione omosessuale.
''Genova - prosegue Serrelli - si era candidata gia' qualche anno fa per ospitare il Gay Pride. Il nostro capoluogo e' una citta' molto laica, ma abbiamo sentito l'esigenza di rimarcare questa laicita'''.
Secondo l'associazione, a giugno sono previsti 150.000 partecipanti da tutta Italia. ''Genova ha grosse capacita' di accoglienza. Non ci saranno problemi, perche' il genovese ti rispetta''.
---

Cristina Morelli (Verdi), totale sostegno.
(Ansa) Il consigliere regionale dei Verdi e coordinatrice regionale dell'Associazione LINFA (Lega Italiana Nuove Famiglie) Cristina Morelli plaude alla decisione di organizzare il prossimo Gay Pride a Genova si si augura che la manifestazione trovi il sostegno anche delle istituzioni locali.
Morelli ricorda che nel maggio scorso il consiglio regionale della Liguria ha approvato a maggioranza un ordine del giorno, proposto dai Verdi, per l'adesione alla giornata mondiale contro l'omofobia e per farsi parte attiva presso il Parlamento per il riconoscimento ufficiale della stessa.
''Non siamo stupiti dalle prime reazioni della destra cittadina piu' becera e oscurantista che chiede addirittura di non concedere l'autorizzazione ad una manifestazione di cittadini, peraltro assolutamente pacifica e gioiosa - afferma Morelli -, rimaniamo invece stupiti e addolorati per le dichiarazioni di alcuni esponenti del centro sinistra che criticano l'iniziativa''. ''Al contrario - conclude - plaudiamo alle dichiarazioni del Sindaco Marta Vincenzi che ha accolto positivamente l'annuncio di Arcigay. Per Genova che si e' candidata come ''citta' dei diritti'' quale migliore occasione per mettere in pratica questa enunciazione?''.

Nessun commento: