domenica 19 ottobre 2008

Gay Pride: "Arriveremo a De Ferrari". Nel logo comparirà la Lanterna.

(Donatella Alfonso - La Repubblica, edizione di Genova) Il Gay Pride 2009 di Genova comincia la lunga marcia organizzativa, e affida alla presentazione del libro-autobiografia di Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay (martedì alle 18 da Fnac) la prima "uscita" pubblica del Comitato Genova Pride. Che intanto, come spiega Francesco Serreli, sta lavorando per mettere a punto sito web e programma, con un logo in cui «non può non esserci la Lanterna». per la sfilata finale resta, per ora, ferma la data del 13 giugno anche se l´attesa è tutta per l´annuncio della data delle elezioni europee.

Altre date sono peraltro già allo studio, in attesa di incontrare i vertici della Curia genovese per spiegare come non ci sia, in ogni caso, intenzione di entrare in contrasto con il mondo cattolico nel caso ci si trovasse a condividere le strade nella stessa giornata con la processione del Corpus Domini. «Nessuna contrapposizione» è la parola d´ordine, e il Comitato Pride ha già messo a punto tre percorsi di massima per la sfilata che, in nessun caso, interessano San Lorenzo e i dintorni della cattedrale. «L´unica cosa su cui non vogliamo cedere è De Ferrari - spiega Serreli - È la piazza simbolo della città, è lì che vogliamo arrivare, passando da via Venti Settembre, la strada principale. La partenza può essere da Sampierdarena, dalla Stazione Marittima, dalla Foce; il percorso dovrebbe essere di circa sei chilometri, ma su strade ampie, dove ci sia spazio per la gente ai lati della sfilata, che si svolge su camion. Siamo disposti a studiare ogni percorso ma, ripeto, De Ferrari non si tocca».

Tutti elementi da valutare nel dialogo con la città, che peraltro è già avviato, come conferma anche la presenza, alla manifestazione con Grillini, di assessori alla cultura e alle pari opportunità di Comune, Provincia e Regione: anche se nell´agenda del Comitato, dopo gli incontri con Repetto e Vincenzi manca ancora quello con Burlando. «Del Pride ne parlerò in giunta ma sono certo che non mancherà l´appoggio - assicura Fabio Morchio, assessore regionale alla cultura - Con la tradizione che abbiamo nella nostra regione è chiaro che queste persone dovranno essere bene accolte, anche se sarà saggio evitare la coincidenza con altri eventi, del mondo cattolico e civile. per il resto sarà una grande occasione di incontro per tutta la città che sono sicuro saprà accogliere i partecipanti. anche perché il Gay Pride non fa più scandalo». dal canto suo Andrea Ranieri, assessore alla cultura del Comune, conferma il sostegno di Tursi (che ha avviato un gruppo di lavoro specifico) specialmente per quanto riguarda gli eventi che precederanno e accompagneranno il percorso del Pride vero e proprio. «Non solo appoggeremo quelli del Comitato, ma ho anche due o tre idee che vorrei mettere a punto» chiarisce Ranieri.

Dalla gran messe di idee e proposte, infine, dovrà emergere entro la fine dell´anno un programma preciso che però sconta ancora l´incertezza della data conclusiva. E altrettante certezze ci vorranno, sempre in tempi brevi, sui fondi. Perché l´iniziativa, anche in base alle esperienze degli anni passati in altre città - Milanto, Torino, Bologna - impegna circa 300 mila euro, in parte garantiti dagli enti locali, in parte da sponsor. Questi sono in genere "dirottati" proprio sulla sfilata, in maniera da non impegnare alcuna amministrazione sul momento di festa e anche di provocazione.